Diario di viaggio

In questa pagina noi studenti del Liceo Scientifico “Enrico Medi” di Montegiorgio ti renderemo partecipe di un ambizioso e spettacolare progetto oltre ogni confine: una missione i cui risultati saranno storici e vivranno…all’infinito! Beh, che aspetti? Segui il percorso di noi ragazzi giorno per giorno e restane affascinato, meravigliato, così come Leopardi fu incantato dall’infinito oltre la siepe!

Ultimo aggiornamento: 10/03/2024

Giorno 1 – La Partenza

Siamo arrivati alle 12:30 in aeroporto; dopo aver superato il gate e pranzato assieme, ci siamo imbarcati per le 15:15. All’arrivo non potevamo credere a ciò che ci si poneva davanti: un meraviglioso cielo serale ci aveva accolti; eravamo in Islanda, una terra dall’infinita bellezza. Siamo arrivati nella guest house “Millivina”, che d’ora in avanti chiameremo “base”, verso le ore 23:00.

Giorno 2 – L’Assemblaggio

Dopo un meritato riposo nella nostra base, abbiamo iniziato ad assemblare il materiale precedentemente spedito in Islanda. Nonostante montare le sonde richiedesse un gran quantitativo di tempo, siamo riusciti a completare l’opera entro la fine della giornata. Ci siamo infine coricati, ansiosi ed emozionati per il giorno che ci aspettava, per il momento della verità, atteso da più di 5 mesi: il lancio.

Giorno 3 – Il Primo Lancio

Abbiamo iniziato col lancio della sonda i2 Helianthus con un pallone 2000, che è riuscita ad arrivare alla stratosferica quota di 38000 metri da terra. Abbiamo successivamente lanciato, sempre riempiendo di elio un pallone 2000, anche la sonda i2 Ísland. Sfortunatamente, un’improvvisa e brusca raffica di vento ha causato il cedimento della fune che collegava il paracadute al pallone, separando il pallone dalla sonda. Avendo esaurito i palloni 2000 a nostra disposizione, ci siamo adoperati per effettuare modifiche alla sonda, rimpicciolendo il case di polistirolo affinché fosse sollevabile da dei palloni di minor potenza. Quella notte abbiamo persino avuto la fortuna di assistere ad uno spettacolare fenomeno che ha irradiato il limpido cielo stellato islandese: le aurore boreali. Fino alle 2:00 siamo stati ad ammirare incantati quel verde che troneggiava luminoso sulle nostre teste.

Giorno 4 – Il Recupero

Il quarto giorno abbiamo avviato la missione di recupero sonda, portata a termine in elicottero dalla prof. Vitali, dal prof. Vallorani e da Tommaso Santoni. Il resto del team è rimasto alla base a riposarsi dopo la stancante giornata di ieri.

Giorno 5 – Una terra meravigliosa

La mattina del quinto giorno abbiamo preparato dei panini per andare a fare trekking, ammirando vari panorami, tra cui una cascata, un lago e la placca che divide il continente Eurasiatico da quello Americano. Abbiamo anche visitato la sede del Parlamento più antico del mondo: l’Althing.

Giorno 6 – Si ritorna a lavoro!

Stamattina abbiamo lavorato ulteriormente alla i2 Ísland e alla i2 Medi. Dopo essere andati in città per acquistare altro elio, abbiamo deciso di cogliere la palla al balzo per visitare nuovamente questa terra sulla quale, ormai, ci sentiamo quasi a casa.

Giorno 7 – Successo!

Stamattina alcuni di noi si sono svegliati presto per effettuare delle previsioni accurate al fine di accettarsi che le condizioni meteo non mandassero alla deriva le sonde. Ci siamo diretti verso un fiordo, dove abbiamo lanciato le sonde i2 Medi e i2 Ísland. Durante il viaggio di ritorno ci siamo collegati con l’On. Paola Frassinetti, che voleva congratularsi con noi. Abbiamo poi colto la palla al balzo per visitare una cascata vicino all’area di sosta nella quale ci eravamo fermati per avere una connessione migliore. Abbiamo poi recuperato entrambe le sonde: la prima si trovava nella neve, la seconda incastrata tra i rami di un albero. Siamo poi tornati alla base, orgogliosi del successo dei due lanci.

Giorno 8 – Neve, Neve, Neve e… Neve? Neve!

La neve è ormai diventata parte della nostra vita. Oggi, dopo una mattinata di riposo, abbiamo deciso di visitare una baia innevata abitata da un harem stanziale di foche. Dopodiché siamo andati in un paesino a 100m da una scogliera; tutt’attorno eravamo circondati da una lunga serie di grandi e candide montagne. Successivamente, abbiamo visitato un cono vulcanico che, nonostante essere di recente formazione, risulta ormai spento. Siamo poi tornati alla base con un ricco bottino di rocce vulcaniche.